22 aprile 2021
Test sierologico per gli anticorpi neutralizzanti
Un importante aiuto per capire QUANDO, e non se, vaccinarsi
“Conoscere quanti anticorpi contro il COVID il nostro organismo ha sviluppato a seguito della malattia o della vaccinazione è molto importante: infatti consente di programmare bene le somministrazioni di vaccino, sia le prime dosi che i richiami, e di certificare in modo corretto lo status immunologico del paziente.
Ma – spiega il professor Ferraccioli - il paziente non può leggere il referto e decidere da solo se la sua copertura anticorpale sia sufficiente o meno a considerarsi immunizzato dal virus. Solo il medico, in base alla storia clinica del paziente, è in grado di utilizzare il risultato dell’esame per stabilire se e quando effettuare la vaccinazione e fare o non fare il richiamo se precedentemente infettato.
Specie con le varianti che stanno dilagando, ritardare o addirittura saltare la vaccinazione o il richiamo ci espone al rischio di infettarci o re-infettarci, senza che il nostro organismo sia in grado di debellare il virus, e infettando a nostra volta chi ci circonda, a cominciare dai familiari, annullando gli sforzi che si stanno compiendo per arrivare alla immunità di gregge.
Sul vaccino, e sui richiami se e quando previsti, comunque, non si può discutere. Vaccinarsi è necessario, per se stessi e per proteggere i propri famigliari, ed è indispensabile se si vuole ritornare ad una vita sociale ed economica vicina alla normalità. Ecco perchè è utile vaccinarsi, è utile verificare se c’è stata immunizzazione e quanto può’ durare la immunizzazione nel tempo.
Più si ritarda con la campagna di immunizzazione, infatti, più sale il rischio che il virus sfugga gli anticorpi perchè si è’ trasformato in variante, ingannando il sistema immunitario e rendendo inutili tutti gli sforzi umani ed economici fin qui compiuti per tornare alla vita normale”.