11 gennaio 2019
OCULISTICA: AL POLICLINICO ARRIVA BELTRAME
Grande esperto nella cura delle patologie vitreo-retiniche
Una carriera caratterizzata da interventi all’avanguardia e da una casistica veramente significativa, quella del dottor Giorgio Beltrame che, lasciato il primariato all’ospedale di Pordenone, è rientrato nella sua città per operare al Policlinico Città di Udine, nel Reparto di Oculistica di cui è Responsabile il dottor Paolo Brusini. Tra i primi, nel nordest, a effettuare interventi di vitrectomia, trapianti di cornea e ad occuparsi dei nati pretermine (creature dal peso compreso tra i 500 ed i 1.500 grammi) per rimediare alla retinopatia cui sono esposti i bimbi prematuri a causa dell’incompleto sviluppo della vascolarizzazione della retina, il “fondo dell’occhio” al cui centro c’è la “macula”, quell’area che ci consente di mettere a fuoco ciò che vediamo poiché ospita la gran parte delle cellule deputate alla trasmissione del segnale al cervello.
Al suo attivo ha oltre 40 mila interventi: cataratta, cornea, chirurgia refrattiva (per correggere, per esempio, la miopia) ma, nello specifico, si è orientato nella cura del segmento posteriore dell’occhio, cioè nelle patologie vitreo-retiniche: soprattutto maculopatie, retinopatie diabetiche e più in generale alterazioni a carico della retina, conseguendo risultati che gli sono valsi una consolidata reputazione, con quasi 1.800 interventi per distacco di retina e oltre 10.000 vitrectomie, ed un’attività clinica e scientifica maturata in diversi ospedali italiani e consolidata in Inghilterra.
“L’obiettivo – spiega il dottor Beltrame – è quello di potenziare e completare l’offerta chirurgica del Reparto di Oculistica del Città di Udine, proprio in ambito vitreo-retinico. Cioè, intervenendo sulle patologie che derivano dalla trazione eccessiva che talvolta il corpo vitreo (la “massa gelatinosa” sovrapposta alla retina) esercita sulla retina stessa, e soprattutto sulla macula che, come abbiamo visto prima, è fondamentale per assicurare una corretta visione”.
“Le maculopatie – spiega il dottor Beltrame - costituiscono la prima causa di cecità nel mondo occidentale tra la popolazione ultracinquantenne: colpiscono il 10% della popolazione con più di 60 anni, ed il 20% di quella con più di 70 anni; i giovani possono soffrirne a causa perlopiù di eventi traumatici o di infezioni. Solo nella provincia di Udine, si ammalano di maculopatia circa 2.300- 2.400 persone ogni anno. Di queste, circa 250 sono soggetti a maculopatia “trazionale” (si differenzia dalla “secca o atrofica” o “umida o essudativa”): quella cioè che si cura con la chirurgia e non, per esempio, con le famose “iniezioni intravitreali”. L’opzione chirurgica è indicata anche maculopatie diabetiche, nel caso in cui l’edema cronico determini appunto una “trazione”, e nella retinopatia diabetica proliferante, dove vi è un distacco sulla macula o sulla retina circostante. Anche la retinopatia determinata da problemi alla microcircolazione è trattabile con la chirurgia vitro-retinica”.
Il Reparto di Oculistica del Policlinico Città di Udine, diretto dal dottor Brusini, si era finora concentrato soprattutto sul segmento anteriore dell’occhio, dedicandosi per lo più alla cataratta (più di 2.000 interventi l’anno), al glaucoma (circa 6.000 accessi nel 2017), ed alla cornea, anche con attività di trapianto.
Ora si può affermare che l’attività del Reparto copra la grande maggioranza delle patologie più frequenti dell’occhio.